Frammenti ossei del cranio di Beethoven tornano a Vienna

Dieci frammenti ossei sono stati consegnati all'Austria. Apparterrebbero al compositore Beethoven, morto nel XIX secolo. Queste ossa, le uniche finora conosciute, hanno un “grande valore”, secondo un medico legale e permetteranno di approfondire gli studi sul grande compositore.

donazione Kaufmann

Frammenti di cranio, presumibilmente di Ludwig van Beethoven, sono tornati a Vienna, dove giace sepolto il leggendario compositore tedesco del XIX secolo. Un medico legale austriaco, Christian Reiter, ha affermato che i 10 frammenti, che includono due pezzi più grandi, uno dalla parte posteriore della testa e uno dal lato destro della fronte, sono di "grande valore". Si ritiene che i frammenti siano gli unici sopravvissuti del cranio di Beethoven. I reperti ossei sono stati donati dall'uomo d'affari statunitense Paul Kaufmann, che ha ereditato i frammenti dal suo prozio Franz Romeo Seligmann, un medico viennese.

Kaufmann li ha mostrati ai giornalisti in una conferenza stampa tenutasi presso l'Università di medicina di Vienna, in Austria, a cui i frammenti sono stati donati per ulteriori studi, lo scorso 20 luglio. "Non solo questi frammenti ossei torneranno 'a casa', dove Beethoven ora riposa per sempre, ma anche all'Università di medicina di Vienna, che li metterà a disposizione per la ricerca", ha dichiarato Kaufmann davanti ai giornalisti.

“Abbiamo ricevuto materiale davvero prezioso qui, con il quale speriamo di continuare la ricerca nei prossimi anni. Questo era anche il desiderio di Beethoven”, ha aggiunto Reiter. Sappiamo, infatti, che, nel 1802, all'età di soli 32 anni, Ludwig van Beethoven scrisse una lettera ai suoi fratelli, chiedendo che gli venisse eseguita un'autopsia post mortem per trovare la causa della sua malattia: la sua crescente sordità.

L'uomo d'affari ha affermato di aver trovato i frammenti in una piccola scatola con sopra incisa la scritta "Beethoven", nel 1990. La scatola era contenuta in una cassaforte di famiglia, tenuta in una banca francese dal 1863, quando Seligmann, suo prozio, li avrebbe ricevuti, dopo che le ossa di Beethoven furono riesumate per studio.

Beethoven, nato a Bonn nel dicembre 1770, morì a Vienna il 27 marzo 1827. Oggi la sua tomba si trova nel cimitero centrale della città, accanto ad altre tombe di compositori illustri.

Nel marzo di quest'anno, quasi 200 anni dopo la sua morte, un team internazionale di scienziati e scienziate guidato dall’antropologo biologico della University of Cambridge Trisan Begg, ha studiato cinque ciocche di capelli di Beethoven, per scoprire i segreti del suo corredo genetico. I risultati dello studio, pubblicati sulla rivista Current Biology, hanno gettato nuova luce sulle cause della morte del grande musicista, ribaltando l’ipotesi finora più accreditata a livello internazionale dell’avvelenamento da piombo. A causare la sua morte sarebbe stata una predisposizione genetica a contrarre malattie del fegato, unita al frequente consumo di alcolici. Nei mesi precedenti al suo decesso, il musicista sarebbe stato colpito anche dall’epatite B e ittero, un mix di fattori rivelatosi letale.

 

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