L’accordo segreto cantato da Cohen

I versi di Hallelujah del grande Leonard Cohen nascondono un messaggio da decifrare e leggere attraverso una precisa chiave interpretativa musicale, si tratta, infatti, di un messaggio tutto giocato all’interno del linguaggio delle sette note, della sua magia, che diventa racconto.

 

Riportiamo di seguito, nella traduzione italiana di Yuri Garrett del testo originale di Leonard Cohen (cfr. http://www.leonardcohen.it/discografia/various-positions/hallelujah/), i versi apparentemente criptici con cui si apre Hallelujah, la cui travagliata gestazione è stata da noi descritta in un altro articolo, e che certamente è una delle canzoni più famose e intense del grande cantautore, scrittore e compositore canadese. Recita l’incipit:

“Ho sentito di un accordo segreto
Suonato da David e gradito al Signore
Ma a te della musica non importa poi molto, vero?
Beh, fa così:
Il quarto, il quinto
Il minore scende, il maggiore sale
Il re perplesso compone l’Alleluja”. 

In questi versi si parla esplicitamente di un accordo segreto, per poi fare successivamente riferimento a dei numeri e ad un minore che scende e ad un maggiore che sale. Si tratta certamente di versi di sostanza poetica, ma che hanno anche un preciso significato che, a ben guardare, può essere spiegato attraverso dei precisi riferimenti musicali.

 

accordo segreto

Re David

 

Come tutto il componimento, la canzone si apre con un richiamo ad un episodio e ad un personaggio biblico, David, l’autore dell’accordo segreto gradito al Signore, con cui Cohen sviluppa un processo di identificazione e vedremo perché.

Tutti conosciamo la storia biblica di David che, armato di una fionda, uccide il gigante Golia, ma all’inizio della storia, David è un pastore la cui fama come abile musicista giunge al re Saul, che lo invita presso al sua corte a suonare la cetra per scacciare uno spirito maligno che lo tormenta.

Il personaggio raccontato dal profeta Samuele è, dunque, evocato nei versi di Cohen, non come l’eroe vincitore e liberatore del suo popolo, ma come un musicista. Con la sua cetra, il futuro secondo re d’Israele, suona questo accordo segreto e Cohen, ci fa sapere subito dopo, che “fa così”: Il quarto, il quinto / Il minore scende, il maggiore sale.

In questi versi, il cantautore, non fa altro che offrire una descrizione della sequenza di accordi che accompagna musicalmente quelle parole. Da questo punto di vista, si può effettuare un parallelo puntuale tra accordi e singoli elementi della versificazione.

 

accordo segreto

Gli accordi e i versi

 

L’espressione "Il quarto" è pronunciata in concomitanza con il quarto accordo della scala, o accordo di sottodominante (IV) di Fa maggiore, presente nella melodia della canzone.

In corrispondenza dell’espressione "Il quinto", la melodia si sposta di una nota al quinto accordo della scala, verso un accordo di dominante (V) Sol maggiore.

Arrivando all’espressione "Il minore scende", ancora una volta, la melodia si sposta di una nota all’accordo di sesto grado, di sopradominante (vi) La minore. La discesa di cui si parla, con ogni evidenza, è quella della melodia verso una terza minore.

La canzone recita "Il maggiore sale" e a questo punto troviamo un accordo di prima inversione del quarto, o di sottodominante (IV) di Fa maggiore, visto in precedenza. A salire è, in questo caso, l'accordo che da minore diventa maggiore. C'è solo una nota che cambia in questa triade, da La – Do – Mi a La – Do – Fa.

 

accordo segreto

L’accordo segreto

 

Da quanto abbiamo appena visto, in questi versi Leonard Cohen, come accennato più sopra, ci offre un preciso racconto di quello che stiamo ascoltando musicalmente.

L’accordo segreto suonato da Davide, leggendolo secondo i versi "fa così ": IV - V - VI - IV. Ovviamente, questo non è solo un accordo, ma, più precisamente, è una progressione di accordi. Di conseguenza, l'accordo segreto di David di cui parla Cohen, coincide esattamente con la progressione di accordi sottostante alla canzone, che, in altre parole, costituisce l’ossatura musicale dell'intera canzone.

Come in una sorta di affascinante mise en abyme, Cohen potrebbe voler dire che la canzone stessa è "l'accordo segreto", restituendo, in questo modo, un ulteriore elemento di identificazione tra Il re David, che si ritrova, d’improvviso, a comporre l’Alleluja senza sapere perché e come, e lo stesso cantautore.

I testi e la musica di Cohen, come tutta la poesia che è per definizione polisemica, lasciano ampio spazio all'interpretazione e all’immaginazione e questa, ci sembra, una lettura stimolante e intrigante. Lui stesso, del resto, disse di aver scelto la parola Alleluja perché possiede una straordinaria pluralità di significati e possibili spiegazioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte articolo: What is the ‘secret chord’ in Leonard Cohen’s ‘Hallelujah’? Sofia Rizzi

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