Il pianoforte microtonale ideato da Julian Carrillo

Uno strumento capace di cambiare la percezione dell’intonazione e dell’armonia

Ideato dal teorico della musica microtonale, Julian Carrillo, questo strumento ha 97 tasti e una singola ottava, e con il suo suono sconvolge tutte le regole standard dell'accordatura occidentale.

Lo straordinario pianoforte che si può vere e ascoltare nel video proposto in apertura contiene solo una singola ottava di note musicali, dalla nota più bassa a quella più alta. Come sappiamo, un pianoforte standard è composto da sette ottave, ciascuna contenente i 12 intervalli uguali accordati, come è consuetudine nella musica occidentale, con temperamento equabile.

Il modello verticale Mikroton del produttore di pianoforti tedesco Sauter, invece, è composto da 97 tasti, nove in più rispetto a una tastiera di dimensioni standard. A differenza di un normale pianoforte, questo strumento è accordato a 16mi di tono. Al posto dei normali 2 semitoni, ci sono 16 suddivisioni. Di conseguenza, fra un Do e un Do#, che di solito sono contigui, qui troviamo ben 7 tasti.

"Ciò che sembra essere una quinta in realtà suona 1/16 di tono in meno di mezzo tono", dice Sauter su proprio loro sito web.

Nel video sopra, YouTuber e TikToker Antune - nome completo, Anto Bayram Karamenderes - mette alla prova il pianoforte suonando una scala cromatica dalla nota più bassa, il Do centrale, alla nota più alta, il Do sopra.

Il Mikroton ha 291 corde d'acciaio – tre corde per ogni microtono. La casa produttrice afferma che lo strumento è tutto incentrato sullo “sviluppo di nuovi paesaggi sonori”.

Questo strumento microtonale è stato costruito dalla Sauter rifacendosi alle teorie del messicano Julian Carrillo (1875 – 1965) che, nel 1895, iniziò a occuparsi di accordature microtonali e a sviluppare una teoria della musica microtonale che soprannominò il tredicesimo suono.

Carrillo progettò 15 pianoforti "metamorphoser", ciascuno accordato su scale che utilizzavano intervalli regolari e diversi, e convinse la fabbrica di pianoforti Sauter nella città tedesca di Spaichingen a costruirli.

Gli strumenti furono esposti per la prima volta all'Esposizione Mondiale di Bruxelles nel 1958.

Sauter sostiene che il suono di questo particolare pianoforte è così affascinante perché “non replica il suono di un pianoforte tradizionale, ma piuttosto apre nuovi paesaggi sonori attraverso le vibrazioni costantemente sviluppate delle singole note. Questo universo sonoro comporta nuovi compiti sia per il pianista che per il compositore che scrive per questo tipo di strumento.”

 

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