Alcuni consigli per esercitarsi sugli accordi per chitarra

In questa lezione vogliamo presentare alcuni suggerimenti utili per esercitarsi sugli accordi per chitarra, in particolare si tratta di semplici indicazioni di approccio e della proposta di alcuni esercizi più specificamente orientati ad allenare i cambi di accordo.

 

esercizi sugli accordi

La quantità di possibili forme di accordi sulla chitarra è enorme. Non appena si premono diverse corde sulla tastiera, si forma un accordo anche se si potrebbe non essere a conoscenza del suo nome. Il calcolo di queste possibili posizioni, del resto, si può fare molto facilmente, prendendo i primi 12 tasti del manico e moltiplicandoli per il numero delle corde dello strumento, ovvero per sei, otteniamo ben 72 posizioni. Nelle diverse posizioni si potrebbero usare da due a quattro dita per formare accordi diversi.

E se questo non bastasse, si può considerare anche la possibilità di complicare ulteriormente il quadro aggiungendo l’opzione di accordature alternative.

Naturalmente, quanto appena detto, non significa che bisogna memorizzare tutti i possibili accordi per chitarra. Un simile tentativo richiederebbe un grande investimento in termini di tempo ed energie senza che un simile sforzo sia realmente richiesto per arrivare a suonare con proprietà tecnica lo strumento. Ad esempio, non è necessario conoscere otto modi per suonare un Sol minore. Nondimeno, si potrebbe trarre vantaggio nella pratica strumentale conoscere imparando più di una versione di alcuni accordi. Il bagaglio essenziale in fase iniziale consiste nel cercare di imparare almeno una posizione aperta e con barrè per gli accordi più comuni.

Per riprendere il senso di quanto fin qui esposto, possiamo dire che non potendo memorizzare la gran quantità di accordi possibili bisogna essere selettivi. Il numero effettivo di accordi per chitarra che si riuscirà a memorizzare dipende dalla pratica, dalla effettiva necessità e naturalmente dalla propria memoria.

Un aiuto nel processo di memorizzazione verrà dalla capacità di rintracciare ricorrenze e schemi che accomunano le diverse tipologie di accordo. Ad esempio, gli accordi maggiori e minori sono spesso molto simili e in molti casi c'è solo una leggera differenza consistente nello spostamento delle dita di un tasto, a destra o a sinistra, su una corda.

 

esercizi sugli accordi

Esercizi sui cambi di accordo

Ripetiamo ancora una volta, che un aiuto decisivo può venire dalla pratica costante e assidua capace di sviluppare anche una memoria muscolare che automatizza i movimenti agevolando il passaggio da un accordo all’altro. Bisogna essere pazienti e sapere che si incontreranno difficoltà maggiori con alcuni accordi rispetto ad altri e che non bisogna mai eludere tale difficoltà evitando, magari proprio quei cambi di accordo che risultano più ostici.

Riportiamo di seguito una serie di esercizi per famigliarizzare sui cambi di accordi:

G – Em – C – Am

G – C – D – C – G – Bm – Am – Bm – G

Dm – Bb – C – F – C7 – G7 – Bb7 – F7 – A7 – E7

G – D/F# – Em7 – Bm7 – D7 – G – Cmaj7 – Dm7 – G7 – F#m – B – A7 – E

 

Quelli appena riportati sono solo alcuni suggerimenti utili allo studio, fermo restando che ognuno può facilmente inventare una propria progressione su cui esercitarsi. Il vantaggio di questo tipo di pratica è che si è costretti a suonare progressioni anche più complesse che magari si potrebbe tendere ad evitare. 

 

Tecnica per i cambi di accordi

Quando si tratta di cambi di accordi la regola aurea sulla base della quale uniformare tutti gli esercizi è l'economia dei movimenti. Bisogna sempre cercare di eseguire solo quei movimenti necessari e indispensabili spostando solo quelle dita che devono essere mosse e portate in posizioni vicine. Ecco quattro esempi:

 

esercizi sugli accordi

Cambio da G a Em

 

 

esercizi sugli accordi

Cambio da G a C

 

 

esercizi sugli accordi

Cambio da C ad Am

 

 

esercizi sugli accordi

Cambio da C a F

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