Fingerpicking: una introduzione

Dalle origini folk fino al rock contemporaneo passando per il jazz e la world music, il fingerpicking è una tecnica esecutiva per chitarra che ha conquistato la scena musicale. In questo articolo cerchiamo di approfondirne stili, tecniche e origini.

 

Fingerpicking: una introduzione

Il fingerpicking, dall’inglese pizzicare con le dite, è una tecnica di esecuzione per la chitarra basata sull’uso diretto delle dita che pizzicano, per l'appunto le corde, senza ricorrere all’uso del plettro (flatpicking). Si tratta di un particolare modo di suonare la chitarra che può risultare meno agevole per un principiante, ma capace di liberare energie creative e dare grandi soddisfazioni.

Ogni singolo dito diventa un potenziale plettro e l’esecutore ha modo di sviluppare un contatto diretto con lo strumento sfruttandone al meglio tutte le potenzialità polifoniche.

 

Caratteristiche del fingerpicking

 

Ciò che contraddistingue il fingerpicking è l’uso del pollice della mano destra che viene utilizzato per suonare quello che viene definito il basso alternato ovvero suona una nota bassa (generalmente collocata sulla quarta, quinta e sesta corda) marcando ogni quarto di battuta, mentre alle altre dita è affidata l’esecuzione degli accordi o dell’armonia. Questa modalità esecutiva consente di creare linee di basso indipendenti e addirittura contrappuntare la melodia. La libertà delle dita permette, inoltre, di sfruttare al meglio la loro indipendenza arricchendo l’esecuzione anche con suoni percussivi, colpendo cassa e corde in diversi modi.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il fingerpicking non è una tecnica derivata dalla chitarra classica anche se sicuramente da questa provengono numerose influenze. La chitarra classica presuppone il rispetto di regole molto rigide che non si rintraccia nel fingerpicking, che si caratterizza, invece, per un approccio molto più libero che non prevede tecniche codificate. Ogni chitarrista ha il suo modo di suonare a cominciare dalla postura. Non esiste un modo canonico di tenere la chitarra, ogni esecutore ha un suo modo di imbracciarla e addirittura alcuni grandi come John Fahey possono variarne l’impostazione a seconda dei casi.

A illustrazione paradigmatica dell’approccio anarchico che caratterizza il fingerpicking si può citare Elizabeth Cotten (nel video di seguito) una suonatrice autodidatta che, pur essendo mancina, non ha adattato la disposizione delle corde della sua chitarra ma si è limitata a rigirarla o corde invariate suonando i bassi con l’indice e la melodia con il pollice.

 

Lo strumento d’elezione del moderno fingerpicking è la chitarra acustica che si differenzia in maniera decisa dalla chitarra classica per ampiezza maggiore della cassa, per un manico più lungo e per la presenza di sei corde di metallo (nella chitarra classica, come sappiamo, tre sono di nylon).

 

Origini del fingerpicking

 

Strumenti e tecniche del fingerpicking sono di diretta derivazione dal folk americano dove ha potuto attingere alle grandi tradizioni del blues e del jazz di derivazione nera e dal country e bluegrass di derivazione bianca.

Proprio in relazione a questo ultima linea di influenza, bisogna sottolineare come un grande apporto nello sviluppo del fingerpicking è venuto dai suonatori di banjo, che non a caso si suona pizzicando le corde, molti dei quali, all’inizio del secolo scorso, passarono alla chitarra per sfruttarne la ricchezza armonica e la possibilità di sviluppare linee di basso indipendenti.

Questa influenza si può rintracciare nel modo di suonare di molti chitarristi fingerpicking di oggi che, proprio come i banjoisti, appoggiano mignolo e anulare o solo mignolo sulla cassa per suonare con pollice, indice e medio.

Storicamente il fingerpicking ha avuto la sua affermazione parallelamente al folk revival che caratterizza gli anni Cinquanta negli Stati Uniti e che portò ad una riscoperta e valorizzazione della tradizione popolare in particolare quella di derivazione afroamericana. Con l’arrivo dell’influenza del blues in Europa, Gran Bretagna in primo luogo, il fingerpicking si diffuse rapidamente anche nel Vecchio Continente, dando vita ad un filone che, sulla scorta della tradizione americana, giunse a riprendere in una nuova chiave la musica folk europea.

 

Fingerpicking: una introduzione

La presenza del fingerpicking nei generi

 

Legato in prevalenza alla musica folk, il fingerpicking ha saputo conquistarsi un’influenza di primo piano in tutto il panorama musicale contemporaneo in maniera trasversale per quanto attiene i generi.

Addirittura si possono rintracciare arrangiamenti di brani di musica classica da parte di chitarristi folk.
La versatilità della chitarra suonata con lo stile fingerpicking ne ha esteso le influenze anche alla world music al jazz, dove spesso si trovano chitarristi specializzati nell’improvvisazione fingerstyle. Naturalmente parlando di presenza del fingerpicking nei generi musicali, non si può non citare il rock dove questo stile è ampiamente diffuso e praticato. Uno dei nomi che corre l’obbligo citare a proposito è quello di Mark Knopfler che ha utilizzato in maniera sontuosa lo stile fingerpicking con la chitarra elettrica. Il suo disco realizzato con il mito di gioventù Chet Atkins, Neck and neck, è un imprescindibile riferimento per tutti gli appassionati di questa tecnica esecutiva.

 

Stili e tecniche

 

Harp style è una tecnica che consente di riprodurre con la chitarra la tipica sovrapposizione armonica dell’arpa. Lo stesso effetto accordale che sul pianoforte si produce con il pedale, sulla chitarra si ottiene suonando le note su corde differenti senza fermarle e lasciando che i suoni si sovrappongano.

Walking bass, letteralmente basso che cammina, è una tecnica di derivazione jazzistica e serve a costruire come un ponte sonoro tra gli accordi musicali attraverso la costruzione di una linea di basso cantabile. La scansione ritmica base consiste nell’eseguire una nota di basso per ogni pulsazione, ma si possono avere numerose variazioni.

Basso alternato questa che è una delle tecniche più caratterizzanti del figerstyle capace com’è di enfatizzare il ritmo e consiste nell’eseguire i bassi alternando due note diverse (fondamentale e quinta o fondamentale e ottava) sui tempi forti. Rappresenta una chiara derivazione dal folk nero in quanto può essere considerata una trasposizione per chitarra della tipica danza che i neri praticavano fra la fine dell’ottocento e il Novecento, il ragtime.

 

Clawhammer è uno stile distintivo del banjo che si caratterizza per la particolare modalità percussiva con cui si suonano le corde. Le dita martellano le corde verso il basso con la parte superiore del dorso delle unghie

Tapping consiste nell'utilizzare la mano ritmica (destra per i destrimani, sinistra per i mancini) per suonare delle note (note legate) direttamente sulla tastiera, generalmente usata per suonare intervalli molto larghi, altrimenti molto difficili da eseguire.

Tamburellare, banalmente, il picchiare la cassa armonica della chitarra con la mano destra. Un gesto apparentemente semplice, ma che può raggiungere livelli di complessità ed elaborazione che contribuiscono a rendere spettacolare la performance chitarristica. Questa tecnica non rappresenta certo un’invenzione del moderno fingerpicking trovandosi abitualmente tra le tecniche tradizionali della chitarra flamenca anche se nel fingerstyle tale tecnica ha raggiunto uno sviluppo ed una valenza espressiva ben diversa come testimonia la performance di Kaky King che è possibile ascoltare nel video che segue.

 

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