La poliritmia permette di creare sovrapposizioni ritmiche complesse e affascinanti. In questa lezione si scopre come applicarla alla chitarra con esempi pratici. Si parte da combinazioni semplici fino ad arrivare a strutture avanzate.Perfetta per chitarristi jazz, fusion, prog e fingerstyle.
Con il termine poliritmia si indica l’uso simultaneo di due o più suddivisioni ritmiche diverse. Applicare la poliritmia alla chitarra significa sovrapporre ritmi differenti per creare frasi complesse, spostare l’accento e generare tensione espressiva. È una tecnica utilizzata in generi come il jazz, il fusion, il progressive e le musiche tradizionali africane.
Incorporare la poliritmia nel proprio playing consente di:
Si tratta di suonare tre note nello spazio di due battiti. Un buon punto di partenza consiste nel suonare una terzina mentre il metronomo scandisce ottavi regolari.
Esercizio pratico: Utilizzando una pentatonica minore, si può provare questo pattern:
E|-------------------------
B|-------------------------
G|--------5--7--5----------
D|--5--7---------7--5------
Suonare con metronomo lento, evidenziando le terzine sopra due colpi.
In questa poliritmia si eseguono quattro note nel tempo normalmente occupato da tre. È una tecnica molto usata per spostare gli accenti e ottenere groove irregolari.
Esercizio suggerito:
Suonare quattro note della scala maggiore (es. C-D-E-F) sopra una base in 6/8 o in terzine. Concentrarsi sul mantenere fluido il fraseggio anche con accenti spostati.
Tecnica avanzata, perfetta per fraseggi moderni e imprevedibili. Si tratta di eseguire cinque note nello spazio di quattro battiti.
Esempio di lick con quintina:
E|--------------------5--7--9--10--12--
B|--------------------5--7--9--10--12--
Si consiglia di iniziare lentamente, usando un metronomo a 60 bpm. Concentrarsi sul mantenere il flusso ritmico regolare anche se le note sono “fuori fase” rispetto al tempo.
La poliritmia è un ottimo strumento per arricchire il proprio linguaggio chitarristico. Richiede tempo, pazienza e precisione, ma porta enormi benefici in termini di consapevolezza ritmica e creatività melodica. Inserirla gradualmente nella propria pratica quotidiana permette di uscire dai cliché e affrontare nuovi territori espressivi.