Poliritmia alla chitarra: guida pratica per arricchire il fraseggio ritmico

La poliritmia permette di creare sovrapposizioni ritmiche complesse e affascinanti. In questa lezione si scopre come applicarla alla chitarra con esempi pratici. Si parte da combinazioni semplici fino ad arrivare a strutture avanzate.Perfetta per chitarristi jazz, fusion, prog e fingerstyle.

poliritmia chitarra

Cos’è la poliritmia

Con il termine poliritmia si indica l’uso simultaneo di due o più suddivisioni ritmiche diverse. Applicare la poliritmia alla chitarra significa sovrapporre ritmi differenti per creare frasi complesse, spostare l’accento e generare tensione espressiva. È una tecnica utilizzata in generi come il jazz, il fusion, il progressive e le musiche tradizionali africane.

Perché studiare la poliritmia con la chitarra

Incorporare la poliritmia nel proprio playing consente di:

  • sviluppare maggiore consapevolezza ritmica;
  • allenare l’indipendenza tra mano destra e sinistra;
  • ampliare le possibilità espressive nell’improvvisazione;
  • migliorare il controllo del tempo e del groove;
  • arricchire gli accompagnamenti fingerstyle o solistici con soluzioni inaspettate.

Le poliritmie più usate alla chitarra

3:2 – Terzine contro ottavi

Si tratta di suonare tre note nello spazio di due battiti. Un buon punto di partenza consiste nel suonare una terzina mentre il metronomo scandisce ottavi regolari.

Esercizio pratico: Utilizzando una pentatonica minore, si può provare questo pattern:

E|------------------------- 

B|------------------------- 

G|--------5--7--5---------- 

D|--5--7---------7--5------ 

Suonare con metronomo lento, evidenziando le terzine sopra due colpi.

4:3 – Quartine sopra terzine

In questa poliritmia si eseguono quattro note nel tempo normalmente occupato da tre. È una tecnica molto usata per spostare gli accenti e ottenere groove irregolari.

Esercizio suggerito:
Suonare quattro note della scala maggiore (es. C-D-E-F) sopra una base in 6/8 o in terzine. Concentrarsi sul mantenere fluido il fraseggio anche con accenti spostati.

5:4 – Quintine su quarti

Tecnica avanzata, perfetta per fraseggi moderni e imprevedibili. Si tratta di eseguire cinque note nello spazio di quattro battiti.

Esempio di lick con quintina:

E|--------------------5--7--9--10--12-- 

B|--------------------5--7--9--10--12-- 

Si consiglia di iniziare lentamente, usando un metronomo a 60 bpm. Concentrarsi sul mantenere il flusso ritmico regolare anche se le note sono “fuori fase” rispetto al tempo.

Come esercitarsi con la poliritmia alla chitarra

  1. Utilizzare il metronomo con suddivisioni diverse
    Allenarsi a suonare terzine, quartine o quintine mentre il metronomo scandisce battiti regolari.
  2. Lavorare sull’indipendenza ritmica
    Nel fingerstyle, si può suonare il pollice in quarti regolari e le dita su ritmi alternativi (terzine, sincopi).
  3. Creare loop o drone note
    Su un drone (ad esempio la nota A), si costruiscono linee melodiche ritmicamente complesse usando la scala dorica, minore naturale o pentatonica.
  4. Usare software o drum machine
    Programmare basi con sovrapposizioni ritmiche aiuta a interiorizzare le divisioni. Alcuni DAW permettono anche di visualizzarle graficamente.

Esempi di chitarristi che usano poliritmie

  • Tosin Abasi (Animals as Leaders): poliritmie complesse nel metal moderno
  • Mateus Asato: uso melodico delle sovrapposizioni nel fraseggio soul
  • Allan Holdsworth: frasi legate con spostamenti ritmici intricati
  • Wayne Krantz: jazz fusion con loop ritmici indipendenti

Consigli pratici per integrare la poliritmia

  • Iniziare con combinazioni semplici come 3:2 e 4:3
  • Annotare le frasi su un quaderno ritmico per visualizzare le divisioni
  • Lavorare a mani separate (prima con la sola ritmica, poi con le frasi)
  • Ascoltare batteristi poliritmici per assimilare la logica dei sovrapposti (es. Vinnie Colaiuta, Gavin Harrison)

Conclusioni

La poliritmia è un ottimo strumento per arricchire il proprio linguaggio chitarristico. Richiede tempo, pazienza e precisione, ma porta enormi benefici in termini di consapevolezza ritmica e creatività melodica. Inserirla gradualmente nella propria pratica quotidiana permette di uscire dai cliché e affrontare nuovi territori espressivi.

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