Principali giri armonici di chitarra: il giro di La

In questa nuova lezione proseguiamo la disamina dei principali giri armonici con il giro di La, che si costruisce a partire dalla scala di La maggiore e di cui analizziamo la struttura e indichiamo come eseguire correttamente i singoli accordi che lo costituiscono.

 

Proseguiamo la rassegna dei giri armonici con la chitarra dedicandoci in questa sede al giro di La, costruito sulla scala maggiore di La da cui prende il nome. Sulle note di questa scala si costruisce un accordo a partire dalla sovrsapposizione di tre note distanziante da un inervallo di terza. Si suonano i quattro accordi previsti dal giro armonico, vedremo quali nello specifico, in sequenza per ritornare con il quinto accordo a quello di partenza e concludere armonicamente la successione. Anche nel caso del giro di La bisogna fare ricorso all’utilizzo della tecnica del barrè che è presente in uno degli accordi previsti.

 

Il giro armonico nozioni di base

 

Come consuetudine, prima di analizzare più in dettaglio il giro di La, rinfreschiamo alcune nozioni di teoria per avere un quadro più chiaro delle modalità costruzione di un giro armonico e del suo significato ai fini dell’armonia.

Partiamo dalla definizione di giro armonico come concatenazione e successione di accordi che si ripetono nello stesso ordine per tutta la durata del brano all’interno di una determinata tonalità.

Dalla definizione si ricava che i giri armonici sono dodici perché tale è il numero delle note contenute all’interno della scala cromatica occidentale. Nella definizione, inoltre, si fa riferimento ad un preciso ordine, che non è quindi casuale, ma obbedisce alle regole dell’armonia, secondo le quali il giro armonico si costruisce a partire dagli accordi che si trovano sul I, II, V e VI grado della scala maggiore di riferimento. L’ordine non è quello numerico ma è dato dalla seguente successione:

1 – Accordo di I grado (di Tonica)

2 – Accordo di VI grado

3 – Accordo di II grado

4 – Accordo di V grado (di Dominante)

Per quanto attiene l’accordo costruito sul V grado bisogna evidenziare che nel caso dei giri armonici è suonato nella sua forma maggiore ma come un accordo di settima.

Per spiegare la funzione dei giri armonici e dunque anche del giro di La, si può efficacemente ricorrere all’immagine, riportata da accademiamusicale.eu dell’elastico nella fionda. “Nella musica ciò che fa la differenza nella successione corretta degli accordi è la tensione musicale che essi stessi generano. Mi spiego meglio: prendiamo ad esempio il GIRO DI DO e quindi tenendo presente gli accordi come abbiamo prima elencati cioè: Do maggiore, La minore, Re minore e Sol Maggiore e leggendo esattamente questi accordi uno di seguito all’altro così come li abbiamo elencati, possiamo simulare che questa sequenza è esattamente come un elastico che viene caricato fino alla massima tensione dove il punto di partenza è il Do e il punto di arrivo è il Sol” (cfr. accademiamusicale.eu).

Molto importante avere presente sempre il punto di partenza e il punto di arrivo della sequenza di accordi, sapendo che tutto ciò che intercorre tra il primo e il quinto grado serve proprio ad aumentare la tensione armonica sviluppata dalla sequenza.

Vediamo come è costruito nello specifico il giro armonico di La.

 

Il giro di La

 

Il giro armonico di La si compone dei seguenti quattro accordi:

La maggiore (I grado)

Fa# minore (IV grado)

Si minore (II grado)

Mi7 (V grado)

 

Come già accennato, questo accordo presenta la piccola difficoltà dell’esecuzione della tecnica del barrè necessaria per poter eseguire l’accordo di Fa# minore. Come si sa, si tratta di una tecnica temuta, soprattutto dai neofiti dello strumento, ma che con il giusto esercizio e un minimo di applicazione diventa naturale e alla portata di tutti. Del resto, proprio i giri armonici sono un’ottima palestra per esercitarsi sulla tecnica e acquisire la necessaria scioltezza e fluidità di movimento.

 

La maggiore

 

Il primo accordo del giro di La è quello di La maggiore per eseguire il quale sarà sufficiente posizionare tutte e tre le dita della diteggiatura sul secondo tasto: l’indice schiaccerà la quarta corda, il medio la terza corda e, infine, l’anulare abbasserà la seconda corda.

Essendo un accordo aperto, prevede che la prima e la quinta corda siano lasciate suonare a vuoto, cioè libere, mentre la sesta corda non va suonata. Dopo aver posizionato le dita della mano sinistra secondo la diteggiatura appena illustrata, si dovrà colpire con la mano destra le corda con un colpo deciso dall’alto verso il basso a partire dalla quinta corda.

 

Fa# minore

 

Per suonare l’accordo di Fa# minore bisogna effettuare con l’indice un barrè a schiacciare tutte le corde all’altezza del secondo tasto, mentre l’anulare abbassa la quinta corda al terzo tasto e il mignolo la quarta corda sempre al terzo tasto. In questo caso le corde vanno suonate tutte e sei dando un colpo deciso con la mano destra dall’alto verso il basso.

 

Si minore

 

Il terzo accordo del giro di La è quello di Si minore che si esegue andando a formare con l’indice il barrè sul secondo tasto mentre il medio schiaccia la seconda corda al terzo tasto, l’anulare pigia la quarta corda al quarto tasto e il mignolo schiaccia la terza corda sempre al quarto tasto.

 

Una volta posizionate le dita della mano sinistra nella maniera appena descritta, è possibile eseguire la misura attraverso i quattro movimenti colpendo le corde con la mano destra, facendo attenzione a farle risuonare contemporaneamente e in maniera e armonica.

 

Mi7

 

Per eseguire il quarto e ultimo accordo del giro di La, quello di Mi7, occorre posizionare l’indice della mano sinistra va posizionato sul primo tasto a premere la terza corda, mentre il medio va posizionato sul secondo tasto a schiacciare la quinta corda.

L’esecuzione di questo accordo si ottiene semplicemente schiacciando le due corde appena ricordate con la mano sinistra e, lasciando tutte le altre vibrare a vuoto, facendo scorrere con la mano destra il plettro su tutte le corde con un colpo deciso dall’alto verso il basso.

 

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