Arpeggio con la mano destra al pianoforte

Tecnicamente si può arpeggiare in tre differenti situazioni: solo con la mano destra, solo con la mano sinistra, con tutte e due le mani, alternandole. In questa prima lezione, delle tre previste per questa tecnica di accompagnamento, illustriamo la prima delle tipologie appena ricordate.

 

Innanzitutto, iniziamo col dire che arpeggiare un accordo vuol dire generalmente alternare in successione (ascendente e/o discendente) le varie note che lo compongono. Per rendere l'effetto tipico dell'arpeggio (pensiamo all'arpa!) bisogna innanzitutto capire che dobbiamo suonare sicuramente più note di quanto siano i reali tempi altrimenti apparirebbe tutto troppo lento. Le note dell'arpeggio saranno o il doppio, o il triplo o il quadruplo del numero dei tempi (si potrebbe andare avanti ma le note diventerebbero troppo veloci e di difficile esecuzione).

Nell’arpeggio eseguito con la mano destra, la sinistra eseguirà la nota (o più note) principale dell'accordo del momento sottoforma di basso, relegando quindi alla mano sinistra la struttura armonica propria dello strumento del basso nei gruppi di musica pop(olare) o dei contrabbassi nell'orchestra.

 

Arpeggiare con la mano destra

Prendiamo in considerazione l'accordo di Do maggiore (Do-Mi-Sol) nella terza posizione melodica (con il Sol all'acuto) con 4 tempi a disposizione (4/4); in questo esempio l'arpeggio viene fatto partire dalla prima e dall'ultima nota dell'accordo della posizione melodica in cui si trova in quel momento e viene eseguita la suddivisione a 2 del singolo tempo:

Come si potrà osservare le note si possono alternare a piacimento, a seconda anche dei singoli arrangiamenti tipici di alcuni brani. In questi altri esempi che seguono possiamo (se vogliamo) trasformare un accordo di 3 suoni in quattro (o più) ripetendo alcune note dell'arpeggio più di una volta:

Per fare ora un esempio di suddivisione a 4 del singolo tempo, invece, proponiamo la famosissima introduzione di “Someone like you” di Adele (tonalità La maggiore):

Volendo provare a sviluppare un giro armonico con questa tecnica di accompagnamento, si potrebbe farlo

il 2 modi:

• o alternando gli accordi nella stessa posizione melodica;

• o alternando gli accordi seguendo il principio del legame armonico.

Proviamo con il giro di Do suddividendo il singolo tempo in 2 mezzi tempi:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fonte articolo: https://corsodimusica.jimdofree.com/terza-parte-corso/l-arpeggio/

 

 

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