Esercitare la precisione sulla tastiera del pianoforte

In questa lezione ci concentriamo sulla precisione nell’esecuzione degli accordi e degli arpeggi, a partire  da alcuni consigli ed esercizi che aiutino a familiarizzare con la geografia della tastiera, ad aumentare la conoscenza della forma della mano in relazione ai singoli accordi e la propriocezione.

precisione sulla tastiera del pianoforte

La precisione nell’esecuzione degli accordi e degli arpeggi è strettamente legata ad una accurata conoscenza di quella che potremmo definire la geografia della tastiera. A questo scopo potrebbe rivelarsi molto utile eseguire il seguente esercizio:

precisione sulla tastiera del pianoforte

L’esercizio va condotto inizialmente a mani separatamente, salendo e scendendo solo di due ottave. Una volta raggiunta la necessaria sicurezza e precisione, si può progredire a tre ottave, quindi a quattro.

Quando si è in grado di suonare con ciascuna mano separatamente le quattro ottave complete, si può procedere unendo le due mani insieme, rispettando la stessa gradualità di approccio, partendo, quindi, con solo due ottave.

Dopo aver imparato questo esercizio di arpeggio in Sol bemolle maggiore, si può eseguire lo stesso esercizio con il Mi bemolle minore. Questo tipo di pratica dovrebbe essere utile per imparare, ad esempio, che la distanza tra Sol bemolle e Si bemolle sulla tastiera del pianoforte e quella tra Si bemolle e Re bemolle di è diversa di circa 8 millimetri. Si suonano con le stesse dita, ma le dita devono avere una forma abbastanza diversa.

In generale, si può dire che più accuratamente si è in grado di stabilire la forma che la mano deve assumere nella realizzazione dei diversi accordi, senza dover toccare i tasti, più accurato sarà il proprio modo di suonare. Questo è il motivo per cui l'esercizio deve essere eseguito in staccato. Per svolgerlo al meglio, infatti, non bisogna cercare di preparare le dita sui tasti prima di suonarli. La corretta esecuzione di questo esercizio esige che le dita tocchino i tasti solo ed esclusivamente nel momento esatto in cui devono essere suonati, senza il minimo anticipo.

Uno dei motivi per cui scale e arpeggi devono essere praticati a mani unite consiste nella necessità di aumentare la propriocezione, ovvero la consapevolezza del proprio corpo nello spazio. È impossibile concentrare gli occhi su entrambe le mani contemporaneamente quando sono distanti un'ottava. Pertanto, quando suonano insieme, una mano è obbligata a muoversi senza il controllo visivo.

Così come è di grande importanza imparare le forme esatte della mano indipendentemente dal contatto con la tastiera, allo stesso modo è essenziale familiarizzare con la tastiera senza fare affidamento sui propri occhi. Più si sarà in grado di suonare senza l’esigenza di seguire con lo sguardo le proprie mani, maggiore sarà la sicurezza della propria esecuzione.

Una buona pratica che aiuta molto in questo compito consiste nell’individuare la mano che si tende a guardare di più, quando si suonano gli arpeggi, e costringersi a guardare l'altra. Si riscontrerà inevitabilmente una certa difficoltà nel mettere in pratica questo suggerimento, ma i risultati giustificheranno lo sforzo.

Il passo successivo, salendo di complessità, consisterà nel provare a suonare gli arpeggi e le scale senza guardare le mani, provando a fissare lo sguardo altrove o chiudendo gli occhi.

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