The Global Jukebox, tutta la musica del mondo a portata di mouse

The Global Jukebox è un progetto unico nel suo genere, nato da un’idea di Alan Lomax, vuole essere un grande repertorio di tutte le tradizioni espressive del mondo, messo a disposizione di chiunque voglia fare un viaggio nella bellezza delle diversità culturali, cogliendo una preziosa opportunità di apprendimento e riflessione sulla nostra origine e sulla nostra eredità.

 

"Ci resta ancora da imparare come mettere la nostra magnifica tecnologia di comunicazione di massa al servizio di ogni singolo ramo della famiglia umana", diceva Alan Lomax, musicologo, scrittore e produttore che ha trascorso la sua vita a ricercare e promuovere musica, danza e tradizioni orali non registrate e non riconosciute.

Lomax è morto nel 2002, ma l'organizzazione da lui fondata, l'Associazione per l'equità culturale (ACE), con la guida della figlia Anna Lomax Wood ha portato a compimento un suo vecchio sogno, ovvero la realizzazione di una risorsa accessibile a tutti e in cui confluissero tutte le ricchezza espressive della terra: The Global Jukebox.

Si tratta di una straordinaria piattaforma online che consente di esplorare musica, danza e linguaggio da quasi ogni parte del globo. Sono rappresentate più di 6000 canzoni di oltre 1000 culture. È sempre disponibile gratuitamente sia per il pubblico in generale che per gli studiosi e, come è stato affermato "può fornire ore, anzi anni, di impegno".

 

L’eredità di Lomax

 

Conosciuto come "l'uomo che ha registrato il mondo", Lomax era instancabile nella sua devozione alla scoperta e alla registrazione della musica folk di diversi paesi del mondo. Molto prima ancora che la World Music fosse conosciuta come tale, era impegnato a costruire un vasto progetto di musica e conoscenza. Il Jukebox si basa sui suoi fenomenali sforzi di documentazione e sulla ricerca collaborativa decennale. Lui e i suoi colleghi hanno riconosciuto molto tempo fa la necessità di trovare risposte alle domande radicali sulle variazioni nelle arti espressive in tutto il mondo.

In un arco di circa 60 anni, Alan Lomax e colleghi hanno registrato e filmato migliaia di canti, musica, balli, movimenti e discorsi in ogni regione del mondo dalle isole britanniche ad Haiti, dal sud d’Italia agli Stati Uniti. A partire dal 1960 Lomax ha trascorso decenni sul campo, registrando artisti annunciati come Muddy Waters e Woody Guthrie, così come numerosissimi musicisti oscuri o semplici cantori della tradizione. Ha anche creato sistemi per classificare questa musica ed esplorare i legami tra le culture.

Il suo obiettivo era creare un database relazionale che fosse altamente flessibile, ricco, sfaccettato e culturalmente profondo. Lomax cominciò ad immaginare questo tipo di database intravedendo il progresso della tecnologia informatica negli anni '80. Iniziò, in questo modo, a lavorare su un "jukebox globale" per memorizzare migliaia di canzoni e balli, incrociati con dati antropologici. "Il computer moderno con tutti i suoi vari gadget e le meravigliose strutture elettroniche ora rende possibile preservare e rinvigorire tutta la ricchezza culturale dell'umanità", dichiarò in un'intervista del 1991 alla CBS.

Come ha osservato in un’intervista Kathleen Rivera, ricercatrice associata ACE: "Il progetto era molto ambizioso per il momento in cui Alan stava lavorando". “Studiava le possibilità di queste schede perforate e sistemi informatici per giorni interi. La sua visione andava oltre la tecnologia che aveva a disposizione in quel momento. Oggi abbiamo i mezzi per realizzare quell’idea".

 

Il progetto

Vent'anni dopo la sua morte, la scienza e l'hardware hanno realizzato il sogno di Alan snella forma dello straordinario archivio online chiamato The Global Jukebox. Mentre i documenti multimediali originali sono conservati nella Library of Congress, The Global Jukebox renderà queste risorse e metodi immediatamente disponibili attraverso potenti strumenti interattivi e condivisione dei dati.

Il Jukebox offre percorsi per l'apprendimento e un luogo in cui riflettere sulla nostra profonda eredità. È un mezzo per esplorare forme antiche e contemporanee di musica, danza, conversazione, fonazione e fraseggio; e di scoprire come le nostri pensieri, emozioni e preoccupazioni condivisi come membri della cultura possono trovare forma nel canto e nella poesia.

 

Un viaggio ricco di sorprese

In quanto sito Web interattivo in continuo aggiornamento, Jukebox aspira a essere una risorsa per curiosi, appassionati, insegnanti, studenti, una fonte di dati e idee per gli scienziati e studiosi. Aspira a raggiungere le giovani generazioni alla ricerca di musica e danza che risuonino in loro, che possano anche riconoscere i loro antenati dal suono delle loro voci e dal movimento dei loro corpi.

Il Jukebox è per chi si pone l’affascinante domanda su cosa possono rivelare gli schemi estetici sulla parentela tra i popoli nel tempo.

È per migranti, rifugiati, popoli nomadi e viaggiatori a cui mancano i suoni e il linguaggio del corpo di casa.

È per popolazioni indigene, paesani e metropoliti ricchi e poveri che desiderano ascoltare le voci emozionanti dei loro nonni e bisnonni e vedere i balli che erano stati per loro i più belli.

Si tratta, in altre parole, di un’occasione di esplorazione di un patrimonio culturale percorribile a più livelli di profondità e interesse.

I visitatori possono intraprendere un emozionante viaggio tra gli avvincenti paesaggi dello spirito umano fatto di storie, tradizioni e cultura. Oppure vi possono cercare il proprio DNA culturale ed essere guidati attraverso diversi passaggi per trovare la musica e la danza dei propri avi e per costruire un albero genealogico e una playlist personale di cultura espressiva.

I ricercatori accademici gli studiosi nonché gli appassionati potranno analizzare i campioni nel database individualmente o utilizzando strumenti analitici messi a disposizione dalla risorsa. Tra questi tutti i dati e molte delle analisi della ricerca sulle arti espressive svolta sotto la direzione di Alan Lomax e dell'antropologo Conrad Arensberg dal 1960 al 1995 alla Columbia Università e Hunter College / CUNY. La piattaforma contiene tutti i dati codificati e le analisi di cantometria, coreometria, parlametria, fonotattica, minutage, analisi tematica, strumenti e orchestre e fattori socio-culturali. Si tratta di studi comparativi dello stile espressivo in relazione alla cultura intrapresi da Lomax con Arensberg, Victor Grauer, Irmgard Bartenieff, Forrestine Paulay, Norman Markel, Edwin Erickson, Roswell Rudd, Andrew Kaye, Norman Berkowitz, Michael Del Rio e altri

Alan credeva che le emozioni evocate dal canto e dalla danza toccassero il centro stesso dell'esistenza, rivelando il potere della cultura che consente all'umanità di adattarsi e innovarsi. Il Jukebox rende omaggio agli stili espressivi di tutti i popoli del mondo, in un quadro di equità culturale e giustizia sociale, e alla diversità, cruciale per la sopravvivenza dell'umanità come specie.

Per visitare l’archivio: The Global Jukebox

 

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