I classici del Natale in musica

Il Natale ha bisogno di una colonna sonora e nel tempo si è affermato un vero e proprio canone di canzoni che fanno immancabilmente da sottofondo e creano la giusta atmosfera della festa più attesa dell’anno. In questo articolo ripercorriamo aneddoti e titoli dei più famosi brani del Natale in musica.

 

Natale in musica

Una madeleine musicale

 

Non importa l’età, quante esperienze si sono vissute, ogni volta che si ascolta una canzone di Natale, si torna bambini, una sorta di madeleine sonora che ci riporta al tempo innocente in cui si pensava che, parcheggiata la slitta sul tetto, il simpatico vecchietto vestito di rosso avrebbe portato i suoi doni.

Niente come una canzone può restituirti la magia del momento e del tempo perduto. Non è un caso, se i dischi a tema natalizio sono sempre tra i più venduti e nel genere si siano cimentati, prima o poi, tutti i musicisti di un certo nome. Alle ragioni poetiche, occorre dirlo, si sommano poi anche quelle commerciali, poiché se si pensa che molti dei grandi classici natalizi sono liberi da diritti o canti di tradizione e quindi di pubblico dominio, si capisce bene che è possibile confezionare dei lavori discografici di grande presa e vendite assicurate con un repertorio libero e disponibile, come a dire, massimo risultato minimo sforzo.

 

I grandi classici e i loro interpreti

 

Una delle canzoni più importanti del repertorio è sicuramente White Christmas, oltre 50 milioni di copie vendute nel mondo (da noi nota con il titolo Bianco Natale), la scrisse Irving Berlin nella notte di Capodanno del 1940, mentre si trovava a Banning, in California, un luogo dove, tra l’altro, nevica raramente. Quella notte, lo spettacolo di quei fiocchi che scendevano, gli diede l'ispirazione giusta. La mattina, dopo aver scritto la canzone, Berlin corse al suo ufficio e disse alla sua segretaria: "Prendi la penna, prendi appunti su questa canzone. Ho appena scritto la mia migliore canzone; diavolo, ho appena scritto la migliore canzone che chiunque abbia mai scritto!". Non sappiamo se sia effettivamente la canzone migliore, sicuramente, tra le canzoni, è il singolo più venduto della storia.

Celeberrima la versione di Bing Crosby del 1942, realizzata nel tempo record di 18 minuti. Nel 1957 la canzone venne inclusa anche nel leggendario Christmas Album Elvis e pare che Bing Crosby reagì sdegnato e tentò in tutti i modi di proibirne la programmazione radiofonica. Arrivò a chiedere la messa al bando dell’intero album, definendo la versione di Elvis «una parodia profana di un brano sacro». Non fu ascoltato, ma la storia racconta che più di un deejay venne licenziato, per aver trasmesso la versione di Elvis.

 

A cercare di opporsi ad Elvis, in quello stesso anno, arrivò anche la pubblicazione di un altro grande classico A Jolly Christmas From Frank Sinatra (quarto album pubblicato nell’anno solare dal cantante di Hoboken), che propose in salsa natalizia un vero e proprio scontro tra titani: The Voice contro The King, a rivaleggiare sullo stesso repertorio, ognuno con il proprio stile e con la propria personalità inconfondibile.

Un repertorio che poi è stato visitato da altri grandi protagonisti della musica leggera, che hanno inteso recuperarne anche una valenza universale e interreligiosa, come nel caso dell’ebreo Bob Dylan, che ha pubblicato Christmas In The Heart. Johnny Cash ammantava il Natale di toni country (Christmas With Johnny Cash),

Ella Fitzgerald lo accarezzava con il jazz (Wishing You A Swinging Christmas), Louis Armstrong, Ray Charles e Stevie Wonder, lo vestivano di nero. Mentre James Brown (il cantante che in una noto brono si proclamava «sex machine») si cimentava in una rispettosissima rilettura dei classici in James Brown Sings Christmas Songs, i Beach Boys abbandonavano addirittura le loro prediletti ambientazioni da spiaggia, per immergersi in paesaggi innevati e camini accesi. Per il capitolo grandi interpreti al femminile, i nomi sono risaputi e sono sempre quelli di Barbra Streisand (A Christmas Album), Celine Dion (These Are Special Times) e Mariah Carey (Merry Christmas).

Una menzione a parte, per spessore e bellezza di voce, merita la versione impareggiabile di O Holy Night di Luciano Pavoratotti.

 

Tra i migliori album a tema natalizio non si può non citare A Christmas Gift For You From Phil Spector. La vicenda di questo disco è raccontata da Massimo Cotto che scrive: “Arrivò nei negozi il giorno dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, il 22 novembre 1963, e forse anche per questo passò quasi inosservato. Nel 1972, la Apple decise di ristamparlo e fu subito delirio. Spector, che oggi sta scontando una pena di 19 anni di carcere per l’omicidio di una modella, era artista geniale e controverso. Produttore fra i più influenti, inventò un nuovo muro sonoro a cui appoggiare le canzoni (il wall of sound) e costruì le carriere di molti. Era a suo agio soprattutto con le donne, come dimostra anche questo disco in cui spiccano Ronettes, Darlene Love e Crystals. Dovevano farne parte anche i Beach Boys, che però furono cacciati da Spector perché la loro versione di Santa Claus Is Coming To Town non era a suo dire abbastanza convincente (la versione rock più spettacolare di questo brano è di Bruce Springsteen)”.

Il lavoro di Phil Spector come produttore è legato anche ad un altro pezzo natalizio entrato nel canone: Happy Xmas (War Is Over) di John Lennon. Singolarmente, e come era già avvenuto per l’album appena citato, la canzone fu accolta con freddezza e non riuscì ad affermarsi alla sua pubblicazione. Un insuccesso che Lennon non riusciva a spiegarsi, essendo ben consapevole di aver scritto un autentico capolavoro, degno dei grandi classici del genere. Il successo di pubblico arrivò, purtroppo, solo dopo la tragica morte del musicista.

 

Forse pochi conoscono l’origine del brano, che è un brano folk non legato alla tematica natalizia e interpretato anche da Woody Guthrie e da Peter, Paul and Mary. Si intitolava Stewball e raccontava la storia singolare di un cavallo da corsa amante del vino. Non è possibile pensare al Natale in musica, senza andare con la mente alle melodie di Last Christmas degli Wham! di George Michael (ma, che ci crediate o no, il brano in origine s’intitolava Last Easter) e Do They Know It’s Christmas, scritto da Bob Geldof e Midge Ure, cantato da una parata di stelle e anticamera del Live Aid. A questo elenco di interpreti di canzoni ispirate alla ricorrenza natalizia, non poteva mancare il re del pop Michael Jackson, di cui citiamo la canzone che, appena dodicenne, cantò insieme ai Jakson Five, ovvero Mommy kissing Santa Claus, un momento di ingenuità e bellezza, che sarà irripetibile per la star internazionale.

 

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