Il suono più forte mai registrato sulla terra

Quello che gli scienziati ritengono essere il suono più forte prodotto sulla superficie del nostro pianeta, stimato intorno ai 310 decibel (dB), è stato prodotto dall’esplosione di un vulcano, avventa sul finire dell’Ottocento sull’isola di Krakatoa.

suono più forte

Dalla stanza più silenziosa del mondo (un bunker di cemento è possibile percepire il fluire del proprio sangue nelle vene) alla voce umana più bassa mai registrata (un cantante americano che può produrre un Sol otto ottave sotto il sol più basso del pianoforte), non possiamo fare a meno di essere affascinati dagli estremi del suono. E parlando di estremi sonori: che dire del suono più forte mai sentito?

La mattina del 27 agosto 1883, sull'isola indonesiana di Krakatoa, un'eruzione vulcanica produsse quello che gli scienziati ritengono essere il suono più forte prodotto sulla superficie del nostro pianeta, stimato intorno ai 310 decibel (dB).

La sconvolgente esplosione causò il collasso di due terzi dell'intera isola ed è considerata uno degli eventi geologici più violenti della storia. Da essa si scatenarono onde di tsunami attraverso l'Oceano Indiano alte fino a 46 m, che raggiunsero le navi in ​​Sud Africa.

Rapporti stilati fino a migliaia di chilometri di distanza raccontano la terrificante portata dell'esplosione. Persone a 4.800 km di distanza descrissero il fragore avvertito come simile al “fuoco di un cannone esploso da una nave vicina".

A 3600 chilometri di distanza ad Alice Springs, in Australia, gli allevatori di un campo di pecore raccontarono di aver percepito un suono simile a due colpi di fucile.

Il capitano Sampson della nave britannica Norham Castle, che si trovava a circa 64 km da Krakatoa al momento dell'eruzione, scrisse un rapporto, riportando il seguente impressionante racconto: "Le esplosioni sono state così violente che i timpani di oltre metà del mio equipaggio sono stati perforati. I miei ultimi pensieri sono con la mia cara moglie. Sono convinto che il Giorno del Giudizio sia arrivato”.

Tutte le storie sull'eruzione del 1883 provengono da persone che si trovavano lontano dal luogo dell’esplosione, dato che nessuno vicino ad essa sarebbe potuto sopravvivere.

Più di 30.000 persone morirono a causa del vulcano e del conseguente tsunami. L’eruzione rilasciò 20 milioni di tonnellate di zolfo nell'atmosfera, emettendo una tale quantità di particelle di cenere che la Luna mantenne per anni un colore bluastro. Inoltre, la temperatura media terrestre si abbassò. Il livello dell'acqua si alterò dall'epicentro fino al canale della Manica.

Secondo una stima dell’Independent, la forza dell'esplosione fu circa 10.000 volte superiore a quella della bomba atomica sganciata su Hiroshima nell'agosto 1945.

Nei cinque giorni successivi, le onde d'urto dell'esplosione fecero il giro del mondo sette volte. In Inghilterra, Canada e Russia, gli scienziati registrarono picchi di pressione atmosferica. E nel nord di Giacarta, a 160 km dal vulcano, si registrò un picco del livello di pressione sonora di oltre due pollici e mezzo di mercurio (8,5 kPa), che equivale a 172 decibel, circa il doppio in decibel di un concerto rock dal vivo. Per poter aver un raffronto, ricordiamo che il tuono può raggiungere i 120 dB, un fucile può raggiungere i 140 dB e suoni da 150 a 160 dB sono generalmente considerati abbastanza forti da danneggiare i timpani.

L’onda sonora esercita una pressione sulle particelle del mezzo che attraversa. Quando le onde sonore viaggiano verso il nostro timpano, si trasformano in vibrazioni e, se la pressione diventa eccessiva, il timpano può vibrare così violentemente da rompersi.

In definitiva, se il suono è abbastanza forte, come nel caso dell’esplosione del vulcano Krakatoa a un massimo di 310 dB, la pressione può avere un impatto devastante, non solo sui timpani, ma anche sugli altri organi, causando la morte.

Più di 100 anni dopo, il 14 gennaio 2022, l'isola di Hunga Tonga-Hunga Ha'apai è stata distrutta da un'esplosione vulcanica, che ha prodotto un boato sonico che è stato ascoltato a quasi 10.000 chilometri di distanza in Alaska. Si pensa che l'eruzione abbia prodotto i suoni più intensi mai registrati in 139 anni, secondi solo a quelli prodotti dall'eruzione del Krakatoa, con tre morti registrate in relazione ad essi.

In altre parole, i suoni estremamente forti sono in grado produrre degli effetti davvero poco piacevoli che non è possibile disinnescare semplicemente tappandosi le orecchie con le mani.

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