Il vero genio di casa Mozart era la sorella di Wolfgang?

La campagna pubblicitaria ideata da Netflix per il lancio del film Enola Holmes, mette in risalto, tra le altre, due figure di musiciste di grande talento che la storia sembra aver dimenticato in favore dei fratelli che rispondono al nome di Wolfgang Amadeus Mozart e Charles Dickens. Raccontiamo la loro storia, obbligati a constatare come molto raramente le figure femminili trovino posto nella storia della musica.

 

donne musiciste

Con astuta trovata pubblicitaria, Netflix ha scelto di spingere l’uscita di Enola Holmes, il film tratto dalla serie di romanzi scritti da Nancy Springer con protagonista Millie Bobby Brown nelle vesti della sorella di Sherlock, puntando i riflettori su una serie di figure femminili piene di talento che la storia ha relegato in un cono d’ombra.

In un post apparso sui canali social del colosso dello streaming si legge: “Traendo ispirazione dalla sorella di Sherlock, Enola Holmes, abbiamo installato delle statue in città sparse per il Regno Unito che celebrano sorelle davvero vissute di figure famose i cui prestigiosi traguardi sono stati messi in ombra nei libri di storia dai fratelli più celebri”.

Tra queste figure femminili ci sono due musiciste di grande talento che hanno avuto la ventura di aver come fratelli rispettivamente Wolfgang Amadeus Mozart e Charles Dickens.

 

Maria Anna Mozart

 

Come riportato dalle cronache del tempo Maria Anna Mozart, la sorella maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, era una musicista con un talento che non sfigurava certo affianco a quello dell’illustre fratello, ma fu costretta a smettere di suonare per imparare a cucire e trovare un marito.

Negli anni giovanili fratello e sorella si esibirono insieme in giro per l'Europa, e spesso fu proprio "Nannerl" (il soprannome di Maria Anna) a conquistare di più l'attenzione dei critici. Poi però il capofamiglia Leopold decise di sacrificare il talento della giovane Nannerl per puntare tutto su Wolfgang: i soldi non bastavano per finanziare i tour europei di entrambi, e così a 18 anni la carriera di Maria Anna fu interrotta. Il destino di Nannerl era un altro: sposare un ricco barone, diventare una buona moglie e una buona madre.

La sua storia e la sua figura è stata celebrata a quasi due secoli di distanza anche da una fortunata opera teatrale dal titolo The Other Mozart e scritta dalla drammaturga Sylvia Milo. Attraverso documenti e lettere della famiglia Mozart, Nannerl ritrova una voce e una propria precisa identità come musicista e come donna. Eloquenti le parole del padre e del fratello a riguardo. Così scriveva il padre Leopold: "A soli 12 anni, la mia piccola ragazza è tra i migliori pianisti d'Europa". Dal canto suo, Wolfgang aveva ben chiaro il talento della sorella, in una lettera a lei indirizzata, sosteneva: "Sono stupefatto! Non sapevo fossi in grado di comporre in modo così grazioso. In una parola, il tuo Lied è bello. Ti prego, cerca di fare più spesso queste cose".

 

Frances Dickens

 

L'altra figura di musicista al femminile che spicca tra le cinque nuove statue che fronteggiano fratelli illustri è quellla di Frances Dickens, una pianista e cantante di grande talento che aveva studiato alla Royal Academy of Music sotto la guida di ex allievo di Beethoven.

Ora, Frances è al fianco di suo fratello Charles nella Guildhall Square di Portsmouth è può godere di una piccola porzione di celebrità negatale dalla storia e dalla cultura del suo tempo.

"Frances era così dotata", come riporta il post pubblicato da Netflix, che "la famiglia Dickens, potendosi permettere il pagamento delle tasse scolastiche per un solo figlio, diede priorità alla sua istruzione rispetto a quella di Charles".

Fanny, come era nota alla famiglia, ricevette un premio al suo secondo anno all'Accademia per "buona condotta e miglioramento nella musica" e un secondo premio in pianoforte. Nel 1835 cantò in un concerto con Henry Burnett, che aveva studiato anche lui all'Accademia. Conosciutisi in quell’occasione, i due si sposarono e Fanny, diventata madre, dovette dire addio alla sua promettente carriera musicale.

Quelli ricordati da Netflix sono solo pochi esempi di donne musiciste vissute ai margini della notorietà, si potrebbe citare ancora Fanny Mendelssohn per rimanere in ambito di sorelle di musicisti illustri, ma, in realtà, sono almeno duemila le compositrici di talento, in un periodo che va dal ‘500 ai giorni nostri, non registrate nella storia della musica. Un dato piuttosto eloquente e che fa riflettere.

 

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