Accordo La7

In questo articolo approfondiamo la struttura dell’accordo La7, fornendo una grafica illustrativa e una spiegazione dell’esatta diteggiatura, corredata da un link che rimanda all’audio che consente di ascoltarne l'esecuzione.

 

accordo la7

Proseguendo l’illustrazione dei principali accordi sulla chitarra, approfondiamo l’accordo La7 (A7 chord nella notazione inglese).

Recuperando qualche concetto base di teoria musicale, possiamo definire un accordo come un insieme di almeno tre note ad altezze differenti suonate in contemporanea sulla base di un preciso rapporto costituito dal sovrapporsi di due o più intervalli di terza. Da quanto appena detto, si ricava che i suoni che vanno a formare un accordo sono invariabilmente distanziati reciprocamente da un intervallo di terza maggiore o minore. Nella definizione data è presente anche l’espressione in contemporanea, aspetto rilevante in quanto permette di distinguere l’accordo dall’arpeggio; si parla di quest’ultimo, infatti, quando le stesse note vengono suonate non già all’unisono ma in successione.

Questo aspetto della contemporaneità dei suoni determina anche il fatto, che non tutti gli strumenti sono in grado di articolare accordi per la semplice ragione che non tutti gli strumenti musicali hanno caratteristiche tali da consentire loro di produrre più suoni contemporaneamente. Lo strumento per eccellenza che è in grado di produrre accordi è proprio la chitarra, che, grazie a questa sua caratteristica, può emettere un suono più ricco e armonico.

 

accordo la7

Le note dell’accordo La7

 

Gli accordi di settima dominante (nella cui definizione rientra l’accordo La7) sono costituiti da 4 suoni, una triade maggiore abbinata a una settima minore e si formano sul V grado di una scala maggiore.

Come scrive Marco Passarini in Musica, chitarra e… “L’accordo di settima… è come se introducesse un discorso… non può essere mai usato per chiudere né una canzone né un fraseggio musicale: lascia infatti come in sospeso la frase musicale. Si tratta di accordi che provocano una sensazione di attesa, sono molto sereni, a volte sono utilizzati per alleggerire un brano triste. Possono essere anche maliziosi, creando qualcosa di simile ad una frase a doppi senso o di un disegno ambiguo: per questa ragione sono spesso usati, abbinati a attese o rallentamenti, per accompagnare la voce su parole anch’esse ambigue. Sono molto usati nella musica sud-americana. Gli accordi di settima sono molto gradevoli e arricchiscono le melodie, hanno però bisogno di una conclusione”.

Nel caso dell’accordo La7 avremo quattro suoni la Fondamentale (il La), la Terza maggiore (il Do#), la Quinta giusta (il Mi) e la Settima minore (il Sol).

Le note che formano questo accordo sono dunque: La, Do#, Mi, Sol.

 

accordo la7

Posizione delle dita nell’accordo di La7

 

Come si può osservare nella immagine che precede, per poter eseguire nelle forma più semplice comune l’accordo La7 è necessario posizionare l’indice sulla quarta corda in corrispondenza del secondo tasto, il medio (o anulare) sulla seconda corda sempre in corrispondenza del secondo tasto.  Prima, terza e quinta corda dovranno suonare a vuoto, cioè libere, mentre la sesta corda, come illustra la x posizionata in corrispondenza nel diagramma che accompagna l’immagine, non va suonata.

Dopo aver posizionato le dita seguendo lo schema appena illustrato, si fa scorrere la mano destra con il plettro lungo le corde dall’alto verso il basso a partire dalla quinta corda in giù. A questo link è possibile ascoltare come deve suonare l’accordo La7.

Come avviene sempre nella pratica strumentale, sarà necessario un esercizio reiterato per acquisire la necessaria agilità, precisione e forza delle dita per evitare, ad esempio, che il medio vada a toccare la prima corda e per far sì che entrambe le dita riescano ad esercitare la necessaria pressione sulle corde. Un altro consiglio che può facilitare all’inizio l’esecuzione dell’accordo La7 è quello di cercare di evitare di tenere il palmo della mano sinistra a contatto con il manico della chitarra, servendosi meglio della parte interna del pollice. Una volta acquisita una certa dimestichezza, si potrà utilizzare anche lo stesso dito piegandolo leggermente sulla parte superiore del manico per bloccare preventivamente la sesta corda che in questo accordo, come già detto, non va suonata.

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