Da Lo squalo a Squid Game, quando ad inquietare è un semitono

Dal tema spaventosamente raggelante dello Squalo di Williams alla raccapricciante cacofonia corale di Squid Game, esploriamo perché l'intervallo di un semitono suona così sinistro e come l’ha utilizzato Beethoven con segno affatto diverso.

 

musica inquietante

Secondo la definizione un semitono è l’intervallo più piccolo tra due note all’interno del sistema temperato, equivalente alla metà di un tono intero.

I compositori classici occidentali hanno, da sempre, fatto ricorso a questo piccolo ma potente intervallo nella loro musica programmatica. Un esempio classico ed eloquente della forza espressiva di questo intervallo è dato dal suo utilizzo nella colonna sonora del classico del 1975 di Steven Spielberg, Lo squalo.

Lo stesso Spielberg ha affermato che senza la colonna sonora di John Williams il suo film non avrebbe avuto nemmeno la metà del successo che ottenne e fu grazie alla stessa colonna sonora che la carriera di Williams fu consacrata al successo.

Il tema principale è un motivo composto dal semplice e icastico alternarsi di due sole note gravi a distanza, appunto, di un semitono: Mi e Fa.

Spielberg non ha mai fatto mistero di come accolse l’idea di John Williams, fu talmente stupito di quelle due note da pensare che fosse uno scherzo. A volte calmo, altre celere e delicato, altre ancora martellante e violento, l’ostinato eseguito da strumenti ad arco ricorda molto un battito cardiaco: la palpitazione di una bestia assetata di sangue, personificazione della parte irrazionale della mente umana.

Un altro esempio classico di colonna che utilizza i semitoni per creare un’atmosfera sinistra può essere rintracciato nella celeberrima scena della doccia del film del 1960 di Alfred Hitchcock, Psycho.

La scena terrificante è accompagnata da un semitono stridente, poiché le note Re e Mi vengono suonate contemporaneamente. Il risultato è una sottolineatura intensa e inquietante di una sanguinosa scena di un omicidio.

Un esempio più recete e divenuto subito molto popolare dell’uso in chiave sinistra di questo particolare intervallo musicale si è ascoltato nella musica di un artista, accreditato solo come "23", che ha composto uno dei brani più riconoscibili della serie record di Netflix Squid Game. Si tratta della melodia vocale intitolata Pink Soldiers, che di solito accompagna la comparsa delle sinistre guardie mascherate.

La parte vocale alterna il canto di una terza minore (da La a Fa) e una seconda minore (da LA a Sol). In entrambi i casi si tratta di intervalli minori, quindi già di per sé in grado di trasmettere una sensazione di disagio all'ascoltatore, ma la ripetizione di entrambi gli intervalli per l'intero pezzo di 30 secondi rende l'esperienza di ascolto ancora più inquietante e sinistra.

Naturalmente non tutti i brani che fanno ricorso a semitoni, tuttavia, hanno di per sé questa valenza espressiva angosciante e minacciosa. Un esempio notevole è il motivo di apertura di Für Elise di Beethoven.

Le prime cinque note del pezzo sono una ripetizione di un intervallo di seconda minore, e questo è un motivo che rimane dominante nel resto dell'opera per pianoforte solo.

Tuttavia, il motivo per cui non viene spontaneo associare la bagatella di Beethoven del 1810 a cose agghiaccianti e inquietanti risiede in ciò che il grande compositore tedesco ha fatto seguire ai semitoni.

Il motivo di apertura si risolve sulla nota La, dopo aver stuzzicato la quinta (Mi) e la quarta diesis (Re♯). Quando il pianoforte atterra sul La, e la mano sinistra si unisce, chiudendo nella chiave di LA minore, c'è quasi una sensazione di sollievo.

Ora immaginiamo di nuovo l'apertura di Für Elise, ma questa volta senza soluzione, con l'intero pezzo costituito solo dalle prime quattro note, Mi, Re, Mi, Re, ripetute ancora e ancora e ancora e....

Non si può negare l’affiorare prepotente di una sensazione di inquietudine (e noia) di una simile scelta musicale. Ma iniziando Für Elise con questo inquietante esordio che sfrutta la seconda minore, Beethoven ci dà una sensazione amplificata di calore, proprio risolvendo l'intervallo che induce all'ansia pochi secondi dopo averlo introdotto.

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