Il semitono: definizione e proprietà musicali

Il semitono, come il tono, è un tassello fondamentale della teoria musicale. In questa lezione, a partire dalla definizione generale e da un breve inquadramento storico, ne approfondiamo caratteristiche fondamentali e funzione musicale.

 

semitono

Nell’affrontare il semitono, come sempre, partiamo dalla definizione generale che lo individua come l’intervallo più piccolo tra due note all’interno del sistema temperato, equivalente alla metà di un tono intero. Storicamente il semitono del sistema temperato o sistema equabile è stato ottenuto alla fine del secolo XVII con l’unificazione artificiale dei semitoni di diversa ampiezza trovati fisicamente da Pitagora (scala pitagorica) e da Zarlino (scala naturale secolo XVI). L’ottava fu così divisa in 12 semitoni uguali. Il clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach è il primo esempio pratico di musica secondo il sistema temperato.

Possiamo avere una visualizzazione immediata dei semitoni osservando la tastiera di un pianoforte composta, come sappiamo, dalla successione ordinata di tasti bianchi e tasti e tasti neri. Sono proprio questi ultimi che creano con i tasti bianchi la distanza che chiamiamo semitono; fra i tasti bianchi, infatti, c’è quasi sempre un tono di distanza, con la sola eccezione degli intervalli tra il Mi e il Fa e tra il Si e il Do. Questi semitoni che dividono due trasti bianchi vengono detti semitoni naturali.

Prendendo in considerazione la scala cromatica, sia in senso ascendente che discendente, otteniamo i semitoni Do, Do#, Re, Re#, Mi, Fa, Fa#, Sol, Sol#, La, La#, Si, Do.

Sulla base della scala riportata possiamo dire che tra Re e Re# vi è un intervallo di un semitono, così come tra Sol e Sol# e così via.

Il semitono è detto anche mezzo tono e due semitoni fanno un tono intero. Ricordiamo che quando si fa riferimento agli intervalli ci si riferisce ad una distanza (in gergo "ampiezza", in termini di altezza) tra due suoni, quindi, bisogna considerare due e solo due note per volta.  Prendiamo ad esempio due note che distano tra loro un tono come Do e Re. Suonando Do-Do# si ha un intervallo di un semitono. Per poter avere un intervallo di un tono, non occorre fare altro che sommare due semitoni: Do-Do# + Do#-Re = Do-Re.

 

Semitono cromatico, diatonico, enarmonico

Possiamo classificare due tipologie di semitono in base alle note che lo compongono. Può essere:

diatonico quando è costituito da due suoni contigui in una scala (ad esempio in Do maggiore: Mi - Fa; Si - Do; in Do minore: Re - Mib; Sol - Lab);

cromatico è il semitono che altera un suono naturale della scala (ad esempio in Do maggiore: Do - Do#; in Do minore Lab - La♮);

enarmonico, il semitono usato in funzione dell’enarmonia (principio dell'armonia tonale in base al quale due note, sia pure di nome diverso, sono equivalenti, ossia producono lo stesso suono) che si produce tra due suoni, non alterandone l’altezza (esempio Re# - Mib; Sol# - Lab).

Le prime due tipologie di semitono svolgono due importanti e distinte funzioni musicali che possiamo definire sinteticamente attrattiva per il semitono diatonico ed espressiva per il semitono cromatico.

 

semitono

La scala musicale

Una scala è una successione di suoni nell'ambito di un'ottava organizzati in intervalli di toni e semitoni. Le diverse scale presentano una diversa distribuzione dei semitoni ed è proprio la diversa disposizione di questi ultimi a determinare la differenza tra scala maggiore e scala minore.

Possiamo vedere chiaramente quanto appena detto, mettendo a confronto la scala di Do maggiore e la scala di La minore naturale:

scala di Do maggiore: Do Re Mi Fa Sol La Si Do;

scala di La minore naturale: La Si Do Re Mi Fa Sol La.

Nella prima, possiamo osservare la presenza dei semitoni fra il terzo e quarto suono e fra il settimo e l’ottavo, nella seconda, invece, incontriamo i semitoni fra il secondo e terzo suono e fra il quinto e il sesto di essa.

 

La frazione più piccola?

In apertura abbiamo fornito una definizione del semitono che lo identificava come l’intervallo più piccolo tra due note, esistono, in realtà delle frazioni di semitono dette comma o cent o quarti di tono intese come la nona parte di un tono (o la cinquantaquattresima parte di ottava. Si tratta di frazioni che è possibile riprodurre con strumenti a corda senza tasti (denominati comunemente fretless), con strumenti a fiato come il trombone e con la voce.

Si dice che il semitono è cromatico quando è composto da 5 commi e semitono diatonico quando è composto da 4 commi.

 

lezioni
lezioni