Legatura di valore e punto di valore

Una lezione dedicata ai due sistemi utilizzati per aumentare la durata delle figure musicali, siano essi note o pause, ovvero la legatura di valore e il punto. Vedremo, nello specifico, da dove nasce l’esigenza di questi due sistemi, ne daremo una definizione e spiegheremo i rispettivi principi di funzionamento.

 

legatura di valore punto di valore

Considerando solo le figure musicali che conosciamo, capiamo bene che diventa possibile la rappresentazione solo alcuni valori di durata. Per la pratica musicale, tuttavia, quei valori risultano insufficienti per poter rappresentare tutte le differenti durate che può assumere una nota. Da qui, nasce l’esigenza di avere un sistema che permetta di creare altre figure musicali.

Per esempio, sappiamo che esistono le figure musicali del valore di 2/4 e quella del valore di 4/4. Potendo contare solo su queste figure, come è possibile rappresentare una nota del valore di 3/4? O ancora, la figura con il valore maggiore è l’intero (4/4). Se un determinato brano presenta la necessità di prolungare il valore di una nota per 5 – 6 o più pulsazioni, come è possibile farlo?

La risposta a questo genere di esigenze della pratica musicale è data dall’adozione di due sistemi differenti che permettono di ottenere altre figure musicali: la legatura di valore e il punto di valore.

Si tratta di due sistemi con caratteristiche specifiche che li distinguono, ma entrambi consentono di aumentare la durata di una nota musicale o di una pausa.

 

legatura di valore punto di valore

Legatura di valore

La legatura di valore indica la fusione fra due note della medesima altezza in un unico suono di durata uguale alla somma delle due durate singole. Nel caso, ad esempio, di una legatura di valore tra due semiminime avremo una durata equivalente ad una minima. Graficamente la legatura di valore è indicata sul pentagramma da una linea curva posta sulle teste delle note in direzione opposta al gambo. Quando si legano tre o più note il segno deve unirle singolarmente. Per fare un paragone in termine matematici possiamo dire che questo tipo di indicazione ha il medesimo effetto del segno più.

Per poter parlare di legatura di valore, quindi affinché tale tipo di legatura possa sommare il valore di più note, è necessario che le note unite dalla legatura siano alla stessa altezza: due o più Mi alla stessa altezza, ad esempio; due o più Si e così via. Il caso di una legatura posta fra note a diversa altezza individua, infatti, una legatura di espressione (o di portamento) e indica un passaggio portato senza interruzione di suono tra una nota e l’altra.

Bisogna precisare, infine, che la legatura di valore non viene utilizzata solo per aumentare la durata delle note; si può ricorrere ad essa con finalità diverse, ad esempio, per protrarre una nota, anche breve, a cavallo di misura, (o, detto altrimenti, a cavallo di battuta).

 

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Punto di valore

Il punto è un segno che aumenta della metà il valore di durata della figura di nota o pausa posta alla sua sinistra. Ad esempio, una minima col punto viene aumentata del valore di una semiminima: essa, di conseguenza, passa da un valore di ½ a quello di ½ + ¼ = ¾.

Un secondo punto prolunga della metà il valore detenuto dal segno cui si affianca, in altre parole, due punti a destra di una nota ne prolungano il valore della metà + la metà della sua metà. Ad esempio, una minima col doppio punto viene aumentata del valore di una semiminima + quello di una croma (la metà di una semiminima): essa, di conseguenza, passa da un valore di ½ a quello di ½ + ¼ + ⅛ = ⅞.

 

Utilizzo di legatura di valore e punto di valore

Da quanto fin qui osservato, emerge che legatura di valore e il punto svolgano una funzione analoga che consiste nel prolungare la durata di una nota o di una pausa. Questo non significa che si equivalgano in quanto:

la legatura di valore permette di ottenere note di qualsiasi durata;

il punto di valore aumenta la durata solo di metà del valore della figura musicale cui si riferisce.

Quindi, il punto vincola l’amento della durata alla metà del valore della figura musicale, mentre la legatura è un segno convenzionale utile per aumentare la durata di un suono di quanto si necessita senza l’obbligo della metà.

In linea di massima, quando possibile, è preferibile utilizzare il punto anziché la legatura, perché è più semplice da scrivere. Esistono, tuttavia dei casi, come appena detto, in cui la legatura diventa una scelta obbligata.

 

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