Un approfondimento sulla successione I - IV - V - I

Come abbiamo già visto nella lezione sulle cadenze armoniche la successione IV-V-I è una formula di cadenza perfetta ed è una delle più usate (insieme alla successione II-V-I). In questo articolo vediamo perché, approfondendo alcuni concetti di base dell’armonia.

 

successione armonica I - IV - V - I

Rivediamo un attimo l'armonizzazione con triadi della scala maggiore (di Do come esempio):

successione armonica I - IV - V - I

Ricordando che un accordo perfetto maggiore è il risultato della sovrapposizione di una 3ª maggiore con una 5ª giusta, nell'armonizzazione della scala maggiore, questi tipi di accordi si trovano proprio sul I, sul IV e sul V grado:

successione armonica I - IV - V - I

Questi 3 accordi derivanti da questa successione, oltre ad essere tutti e 3 gli unici accordi perfetti maggiori che appaiono armonizzando una scala maggiore, hanno in comune anche il fatto che contengono tutte le note della scala (Do-Re-Mi-Fa-Sol-La-Si).

Inoltre, si può osservare come rispetto alla tonalità di base di Do maggiore, la tonalità di Sol maggiore è la prima che appare alla destra nel circolo delle quinte avendo solo un diesis in chiave; lo stesso vale per la tonalità di Fa maggiore che è la prima ad apparire alla sinistra (con un bemolle in chiave, appunto!).

Queste tonalità verranno soprannominate tonalità vicine a Do maggiore proprio per questo motivo (ma lo vedremo meglio nella lezione sulla modulazione).

Infine, si potrebbe notare come l'accordo sul V grado (Sol) formerà l'accordo di 7ª di dominante e paradossalmente anche l'accordo sul I grado (Do) sarà l'accordo sul quale si formerà l'accordo di 7ª di dominante di Fa maggiore (IV grado)!

Tutto questo per dire come siano interconnessi questi accordi che si formano su questa successione; si potrebbe anche definire come la successione-base dalla quale sono nati tutti i brani musicali esistenti finora.

Infatti, dopo aver suonato l'accordo di Do maggiore, se suoniamo l'accordo di Fa maggiore, avremo come la sensazione di partire verso un qualcosa (iniziare la composizione) e l'accordo di Sol invece ci regalerà la sensazione di tornare (cadenza perfetta) al punto di partenza.

 

Viene adoperata ovunque ed arricchita con passaggi armonici intermedi ma, alla fine, sono questi i passaggi che noi abbiamo bisogno di sentire quando ascoltiamo un brano: una partenza, un'evoluzione e un finale:

successione armonica I - IV - V - I

Nel modo minore accade esattamente la stessa cosa; gli accordi sul I, IV e V grado sono (esempio in La mInore):

successione armonica I - IV - V - I

Ora, questi 3 accordi sono gli unici 3 accordi perfetti minori che appaiono armonizzando una scala minore (naturale); gli stessi accordi ovviamente sono presenti sull'armonizzazione della scala maggiore, ma su gradi diversi.

Re minore e Mi minore sono le tonalità minori relative di Fa maggiore e Sol maggiore (come La minore per Do maggiore) e quindi anch'esse sono tonalità vicine a La minore.

Ovviamente vale per questo tipo di successione nel modo minore, quello già detto per il modo maggiore, riguardo alla sensazione di inizio, sviluppo e fine che all'udito ci regala, solo che per far sì che avvenga la cadenza perfetta finale, dobbiamo usare l'accordo sul V grado nella versione della scala minore armonica (dove il VII grado è alterato di un semitono in senso ascendente) perché così si potrà formare la sensibile che ricadrà sulla tonica, caratteristica unica della cadenza perfetta) quindi, nell'esempio, suoneremo Mi maggiore e non Mi minore (il Sol# inserito in più è il famoso VII grado alterato):

successione armonica I - IV - V - I

Per concludere bisogna sottolineare come spessissimo capita di udire una variante di questa successione, variante che si contraddistingue per la sostituzione dell'accordo sul IV grado con quello costruito sul II (altra formula di cadenza perfetta: II-V-I).

Nel modo maggiore (esempio di Do) equivale a sostituire l'accordo di Fa maggiore (accordo perfetto maggiore) addolcendolo con l'accordo di Re minore (accordo perfetto minore) che, se si suonasse con una quadriade (con la sua naturale 7ª minore, diventando accordo di 7ª di 2ª specie), conterrebbe l'accordo di Fa maggiore lo stesso, anche essendo un accordo minore (da Re-Fa-La si passerebbe a Re-Fa-La-Do dove Fa-La-Do è l'accordo di Fa maggiore); inoltre i due accordi hanno di base anche 2 dei 3 suoni in comune (sono quindi molto simili e facilmente intercambiabili); potremmo anche suonare la quadriade sul V grado realizzando l'accordo di 7ª di dominante:

successione armonica I - IV - V - I

Nel modo minore avviene lo stesso: al posto dell'accordo sul IV grado (Re minore) suoneremo quello sul II (Sidim) che se lo rendessimo con la sua 7ª minore (diventando accordo di 7ª di 3ª specie) formerebbe l'accordo Si-Re-Fa-La che conterrebbe appunto l'accordo di Re minore; hanno anch'essi di base 2 dei 3 suoni uguali.

Anche qui lo realizzeremo usando l'accordo di 7ª di dominante sul V grado:

successione armonica I - IV - V - I

Per il modo minore bisogna comunque fare un'ultimissima considerazione: in tutte e 2 le successioni, I-IV-V-I e I-II-V-I, l'accordo sul IV e sul II contengono il VI grado come nota (il Fa) e questo ci porta a pensare che in realtà abbiamo un altro modo ancora per realizzarli nel modo minore, prendendoli dalla scala melodica (ascendente) che ha appunto anche il VI grado alterato di un semitono; quindi, i Fa diventerebbero tutti Fa# e gli accordi cambierebbero come segue:

- nella successione I-IV-V-I, l'accordo sul IV grado, Re minore, diventerebbe Re maggiore (con il Fa#);

- nella successione I-II-V-I, l'accordo sul II grado, Sidim, diventerebbe Si minore (con il Fa#);

ovviamente le 7ª rimarrebbero alterate.

Visto che entrerebbe a far parte del gioco anche un'altra alterazione estranea alla tonalità minore (il Fa#) ma familiare (con il Sol# che già c'è) alla tonalità maggiore (di La maggiore, che ha sia il Fa che il Sol alterati in diesis), questi passaggi con accordi presi dalla scala melodica, si usano spesso per passare da minore a maggiore e spesso quindi concludono con l'accordo di tonica in maggiore:

successione armonica I - IV - V - I
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